Destinazione Etna

Destinazione Etna

Destinazione Etna

Destinazione Etna

La destinazione non e’ mai un luogo, ma un nuovo modo di vedere le cose (H. Miller)

Vivere l’Etna significa percorrere un itinerario tra mito e fuoco. L’Etna, che domina incontrastato sull’ampia vallata e sul golfo di Catania, visibile anche da Reggio Calabria e dai monti delle Madonie a nord della Sicilia, è stata la dimora non voluta del dio Eolo, il re dei venti, prigioniero proprio sotto le caverne del vulcano. Efesto o Vulcano, Dio del fuoco e della metallurgia e fabbro degli dei, fu detto di aver avuto la sua fucina sotto l’Etna e di aver domato il demone del fuoco Adranos e di averlo guidato fuori dalla montagna, mentre i Ciclopi vi tenevano un’officina di forgiatura nella quale producevano le saette usate come armi di Zeus. Un luogo magico, leggendario, che ha caratterizzato i suoi dintorni con il suo fuoco e la sua lava, modificando continuamente il suo splendido paesaggio ed i suoi fantastici ambienti. Ancora oggi, dopo millenni di storia e leggende, l’Etna il vulcano attivo italiano, a periodi abbastanza ravvicinati, entra in eruzione, inizialmente con una fase di degassamento ed emissione di cenere vulcanica, a cui fa seguito un’emissione di magma. E la magia dell’Etna rimane indissolubile nel tempo.

“Ho visto il sole levarsi sul Righi e sul Faulhorn, i due titani della Svizzera: nulla però è paragonabile a quello che si vede dall’alto dell’Etna. La Calabria da Pizzo fino a Capo del1’Armi, lo Stretto da Scilla a Reggio, il mare Tirreno e il mare Ionio; a sinistra le Isole Eolie, quasi a portata di mano; a destra Malta che fluttua all’orizzonte come una nebbia leggera e all’intorno la Sicilia intera, vista a volo d’uccello con la sua spiaggia dentellata di capi, di promontori, di porti, di insenature, di rade, le sue quindici città, i suoi trecento villaggi, le sue montagne che sembrano colline, le sue valli che si crederebbero solchi di aratro, i suoi fiumi che sembrano fili d’argento; e finalmente il cratere immenso, mugghiante di fiamme e di fumo. Sopra la testa il cielo, sotto i piedi l’inferno! Un tale spettacolo ci fece dimenticare tutto, fatiche, pericoli, sofferenze. Io ero tutto ammirazione, senza riserva alcuna, con gli occhi del corpo e gli occhi dell’anima. Giammai avevo visto Dio così vicino, e per conseguenza così grande” (Alessandro Dumas).

E’ uno dei vulcani più emblematici e attivi del pianeta!” Così lo ha definito l’Unesco, decretandolo a gran voce, Patrimonio dell’Umanità nel 2013.

BORGHI DELL’ETNA
L’area territoriale etnea presenta un contesto omogeneo e tradizioni comuni, nell’artigianato e nell’enogastronomia di qualità, con prodotti tipici quali il vino, l’olio d’oliva, il miele, i prodotti ortofrutticoli, il pistacchio, le castagne, i prodotti caseari e quelli dolciari. I borghi presenti sull’Etna condividono l’imponente presenza del “Mungibello”, che ha sempre condizionato la vita degli abitanti delle sue pendici. Zafferana, Nicolosi, Pedara, Belpasso, Ragalna, Bronte, Maletto, Randazzo, Linguaglossa, Milo, S. Venerina ed altri comuni il cui territorio ricade nel Parco dell’Etna vivono ed offrono con boschi, sentieri, irripetibili panorami, prodotti tipici, centri storici, in ogni stagione dell’anno un accattivante invito per i viaggiatori e gli amanti della natura, dell’enogastronomia, degli sport all’aria aperta in scenari irripetibili, unici al mondo per la forza di una natura possente, che sa essere anche molto generosa con la straripante fertilità della sua terra, con la mitezza e la generosità della “Muntagna”.

Con il progetto Eccellenza dono di natura è possibile vivere esperienze, sensazioni, profumi ricordi, tramite soggiorni ed itinerari da sogno, escursioni indimenticabili e servizi di qualità presso strutture ricettive aderenti alla rete.

Luigi Motta



ECCELLENZA DONO DI NATURA

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