Sicilia chiama Australia

Sicilia chiama Australia

Sicilia chiama Australia
Vita Catalano

di Francesca Garofalo

Sicilia chiama Australia



Questa che leggerete, è  la storia d’amore per una terra baciata dal sole e bagnata da un mare color cobalto che lega a sé non solo i suoi abitanti, ma anche i visitatori giunti da luoghi lontani…

Così è stato per Vita Catalano, insegnante di teatro per teenagers, regista e scrittrice australiana di 53 anni nata da genitori provenienti da Vizzini (CT) ed emigrati negli anni Cinquanta in America. Nonostante un’educazione basata sulle tradizioni americane, non ha certamente dimenticato le sue origini, riconoscibili anche dal forte accento siciliano, e così  all’età di 46 anni ha intrapreso il suo primo e  lungo viaggio verso la Sicilia. Proveniente da  una famiglia di artisti, papà  musicista e mamma scrittrice, l’arte è  stata sempre al centro del suo percorso di crescita, in particolare l’amore per il cinema: «Sono nata con il cinema e lo reputo un buon  strumento per comunicare.
Ricordo – ci dice nel corso dell’intervista – che da bambina andavo sempre a teatro con i miei genitori, mentre con mia nonna guardavo i film italiani, soprattutto quelli di Federico Fellini, il mio regista preferito, ma anche quelli giapponesi, americani e  sognavo di diventare un’attrice. Ci sono riuscita».

Dopo la morte della madre e la scoperta di un cancro, comprende che la vita è  troppo breve e decide di dedicarsi alla scrittura ed alla regia:  «Il mio primo film – dice – si chiama Story of Jack  e fa riferimento al fenomeno del bullismo, divenuto una vera e propria epidemia in Australia.
L’ho realizzato con l’intento di voler celebrare la vita e far comprendere ai bambini quanto il bullismo sia un problema importante». Dunque tantissimo impegno per il teatro, ma anche per la sensibilizzazione sui problemi della società  e le fragilità umane, temi affrontati nelle sue opere, ma soprattutto affrontati e trattati con l’impegno e l’attività svolta con l’Associazione “Beyond blue”, di cui, orgogliosamente racconta di esserne ambasciatrice, e di andare nelle scuole e parlare con i giovani di depressione e ansia, tematiche molto importanti e attualissime.
Il secondo progetto – che in parte è un’opera autobiografica e in parte un vero e proprio elogio alla Sicilia – è un film dal titolo “La maestra”. Narra la storia di una maestra che dall’Australia arriva per la prima volta in Sicilia e se ne innamora. «L’idea di questo film  – dice – è  nata come una rivelazione, i personaggi si sono manifestati mentre “vivevo” il dolore della perdita di mia madre.
Rappresenta la mia eredità, oltre ad essere una storia d’amore e di famiglia, volevo far conoscere questa terra in Australia, perché quando parliamo dell’Italia, sono sempre nominate Firenze, Venezia, Roma, ma la Sicilia raramente. Mi piace che il mio paese venga ricordato – aggiunge con un sorriso – non solo per l’eccellenza e la qualità della ricotta, ma anche per far conoscere questa terra e portare moltissimo turismo».

 

Promozione del territorio, quindi, che è anche l’obiettivo principale del progetto di Giuseppe Finocchiaro amministratore di Eskaton International che, seduto con noi al tavole di fronte al panorama mozzafiato che offre la splendida Taormina, ama concludere così: «Con la regista Vita, con la sua passione e la voglia di trasmettere la “nostra” cultura siciliana possiamo realizzare, gomito a gomito, un’eccellente promozione del Made in Italy in Australia, attraverso la combinazione di turismo, agroalimentare e artigianato».



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